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La self-advocacy

By Dicembre 9th, 2022No Comments2 min read

La self-advocacy è la difesa in prima persona dei propri diritti e si riferisce al movimento dei diritti civili delle persone con disabilità, nato dal movimento più ampio dei diritti civili degli anni ’60 e ’70.

  • Le persone con disabilità hanno il diritto di prendere il controllo della propria vita, parlando per sé stesse, potendo comunque sempre richiedere il supporto di altri.
  • Le persone con disabilità hanno il diritto di prendere decisioni sulla propria vita senza l’influenza o il controllo eccessivo di altri.

I Disabilities Studies sono iniziati nel Regno Unito negli anni ’70.

L’EDF (European Disability Forum), che raccoglie le organizzazioni sulla disabilità in Europa, è nato nel 1996.

Autism Europe, che raccoglie le associazioni sull’autismo in Europa, è nato nel 1983.

In Italia, l’ANGSA è nata nel 1985,  Autismo Italia nel 1998,il Gruppo Asperger nel 2003. La Federazione Fantasia è nata nel 2008. Sono associazioni di famiglie.

La self-advocacy nello spettro dell’autismo è nata molto più recentemente. Temple Grandin pubblicò il suo primo libro nel 1986. La definizione di neurodiversità è stata formulata dall’australiana Judy Singer, pubblicata sul New York Magazine nel 1998. La parola aspie è stata inventata dall’americana Liane Holliday Willeynel 1999. In quegli anni sono nate tante comunità virtuali e associazioni di persone nello spettro dell’autismo negli USA. In Italia le testimonianze in pubblico delle persone nello spettro sono cominciate nel 2006.

I primi self-advocate in Autism Europe sono arrivati nel 2010.

La prima associazione gestita esclusivamente da persone nello spettro autistico in Italia è Asperger Pride, nata nel 2011.

 

Fonte: https://aspergerpride.it/index.php/la-self-advocacy/

 

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